Il Progetto di reintroduzione del Grifone nel Parco delle Madonie

Il grifone era presente nelle Madonie fino agli anni ‘50 del XX secolo.

Nel 2021 l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia ha stipulato un accordo di collaborazione scientifica con diverse istituzioni per realizzare un progetto di reintroduzione di questo avvoltoio, ed insieme stanno provvedendo a riportarlo sui monti madoniti.

(Foto: Grifone presso il carnaio di Isnello; in fondo Balzo Trigna)

Il 3 maggio 2021 è stato stipulato un accordo di collaborazione scientifica per realizzare il progetto di reintroduzione del grifone nel Parco delle Madonie, fra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia, l’Ente Parco dei Nebrodi e delle Madonie, il Rotary International 2110 distretto Sicilia e Malta ed il Comune di Isnello.

( Foto: Da sinistra: Salvatore Seminara Commissario Straordinario IZS Sicilia, Domenico Barbuzza Presidente Ente Parco dei Nebrodi, Toto Cordaro Assessore del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia, Alfio Di Costa Governatore Rotary International 2110 distretto Sicilia e Malta, Angelo Merlino Presidente Ente Parco delle Madonie, Marcello Catanzaro Sindaco di Isnello )

L’area d’intervento per la reintroduzione del grifone nelle Madonie è stata individuata nel territorio di Isnello, caratterizzata da una pastorizia tradizionale con armenti allevati al pascolo brado e numerosi ungulati selvatici, quali il daino ed il cinghiale; queste condizioni assicurano la presenza costante di carcasse, presupposto indispensabile per l’alimentazione e l’insediamento di animali esclusivamente necrofagi come gli avvoltoi grifoni.

(Foto: La vallata fra il paese di Isnello e le pareti rocciose di Balzo Trigna ed Aquilea)

Ad Isnello, presso c/da Terra dei Poveri, è stata realizzata una voliera dove vengono ospitati degli esemplari di grifone recuperati in altre aree, solitamente giovani rinvenuti debilitati; questi, dopo aver trascorso il periodo di convalescenza, vengono rilasciati nuovamente in natura.

(Foto: Giovane grifone rinvenuto debilitato nel territorio dei Nebrodi nel momento in cui è stato trasferito dentro la voliera di Isnello.)

Durante il periodo di permanenza nella voliera, i grifoni visualizzano le pareti rocciose di Aquilea e Balzo Trigna, sito idoneo alla loro presenza; questo contribuirà a favorirne l’insediamento dopo il rilascio

(Foto: La voliera dei grifoni di c/da Terra dei Poveri presso Isnello, dove vengono ospitati gli avvoltoi prima di essere rilasciati in natura.)

I grifoni, completato il periodo di convalescenza, vengono rilasciati dalla voliera nello spazio antistante.

(Foto: Momento del rilascio di un grifone presso la voliera di Isnello)

Nello spazio antistante la voliera è stato predisposto un carnaio, una stazione di alimentazione artificiale per uccelli necrofagi, dove vengono collocate principalmente carcasse di ungulati, che sono stati rinvenuti investiti o abbattuti durante il piano di contenimento. La presenza costante di cibo contribuisce all’insediamento dei grifoni nell’area.

(Foto: Il carnaio rifornito di carcasse di animali, viene frequentato dai grifoni e da altri uccelli necrofagi )

I grifoni rilasciati tendono a rimanere nell’area di Isnello, sia perché attratti dalla stazione di alimentazione artificiale (carnaio), sia perché, essendo animali con indole socievole, tendono ad essere attirati dagli altri avvoltoi presenti dentro la voliera.

(Foto: La voliera dei grifoni di c/da Terra dei Poveri ad Isnello; in fondo, le pareti rocciose di Aquilea e Balzo Trigna.)

I grifoni rilasciati frequentano spesso l’area della voliera ed il carnaio e vengono avvistati nelle montagne di Isnello; questo fa ben sperare nella buona riuscita del progetto di reintroduzione del grifone nelle Madonie.

(Foto: Grifoni insieme ad altri uccelli necrofagi presso la voliera di Isnello.)